Étienne Davodeau: Quelli che ti vogliono bene - Rurale! - La brutta gente - Un uomo è morto
Un uomo è morto
Un film perduto, un memorabile reportage a fumetti.
1950: la ricostruzione di Brest, rasa al suolo dalla guerra, procede tra forti contrasti. Uno sciopero generale viene bloccato con le armi: muore un giovane operaio, Édouard Mazé. Il cineasta René Vautier ritorna clandestinamente dall'Irlanda per filmare la città in lutto. L'unica copia del breve film, con il solo commento di una poesia di Éluard, viene proiettata nelle situazioni più difficili e avventurose, da una cabina montata su un camioncino, divenendo essa stessa parte di quel fatto...
Un film rimasto soltanto nella memoria di chi lo vide e visse, e che rivive, nella ricostruzione della sua nascita e vita, in un intenso ed emozionante reportage, eccezionale anche nel ricreare il clima dell'epoca.
La testimonianza di un dramma dimenticato, che ha generato un'eccezionale avventura umana.
Un esempio raro, e oggi quasi inconcepibile, di un arte cui importa comunicare, essere utile agli uomini, ben più della propria stessa conservazione.
Un uomo è morto ha ricevuto il Premio BD OECUMÉNIQUE e il Premio FRANCE INFO per il fumetto d'attualità e di reportage.
Étienne Davodeau (Anjou, 1965) ha pubblicato oltre venti libri, maturando il proprio stile nell'osservazione della realtà e raccontandola sia con con la fiction e sia con il reportage. Fa parte di quegli autori che, libro dopo libro, arrivano a spingere più in là i limiti della Nona Arte, con la cura costante di restare accessibile al pubblico più ampio.
Davodeau è pubblicato in Italia esclusivamente dalle edizioni Q Press: gli altri suoi libri in catalogo sono Quelli che ti vogliono bene e i premiatissimi reportage Rurale! e La brutta gente.
Ha inoltre sceneggiato la trasposizione a fumetti dell'unico romanzo scritto da George Brassens.
Kris (Brest, 1972) è autore di diverse sceneggiature, fra le quali Toussaint 66, Le déserteur, Le monde de Lucie, Les ensembles contraires, Notre Mére la guerre, sempre variamente legate al reale.
Un uomo è morto
di Kris & Étienne Davodeau
64 pagine in carta patinata opaca
Copertina plastificata opaca
17x24 cm
Brossurato, rilegato a filo refe
11,90 euro ISBN 978-88-95374-13-0
Rassegna stampa
[I cinque migliori fumetti del 2010]
Un reportage a fumetti per conservare la memoria.
La morte di un giovane operaio fa insorgere la protesta che culmina in uno sciopero generale duramente represso con le armi. Il cineoperatore riprende clandestinamente i giorni del
lutto e diffonde il filmato in pubbliche assemblee e teatri finché la
pellicola si consuma. Il fumetto di Kris e Davodeau restituisce il senso di
dignità di una vicenda drammatica e recupera tracce d una memoria collettiva
profondamente sedimentata nella solidarietà delle lotte operaie degli anni
cinquanta incidendo ben più di altre forme di manifestazioni. A. Molinari, Annuario di Fumo di China
[Un uomo è morto compare più volte nella Top Ten 2010, le classifiche dei migliori 10 fumetti dell'anno redatte dai redattori e dai critici ospiti de Lo Spazio Bianco]
www.lospaziobianco.it
Questa settimana torniamo a parlare di una di quelle piccole-medie case produttrici e distributrici del fumetto nel nostro Paese. Un'editrice di cui abbiamo già avuto modo di parlare l'anno scorso e con cui si è stretta una sorta di collaborazione che ci ha visto più volte confrontarci su svariate pubblicazioni. Sto parlando dell'italianissima Q Press; scorrendo questa rubrica potrete trovare nell'articolo "Q Press" una panoramica dell'editrice nata nel 2002, una mia intervista al grande capo dell'azienda, nonché uno dei grandi del fumetto contemporaneo: "Dante Diamante". La linea editoriale di Q Press è volta a importare in Italia pietre miliari del fumetto d'Oltralpe.
È il caso di Un uomo è morto, volume di sessantaquattro pagine che si presentano al lettore come una sorta di reportage dal taglio molto cinematografico.
Un uomo è morto è una piccola grande opera, presentata in anteprima a Lucca Comics, che gli amanti della nona arte dovrebbero leggere, sia per la qualità della storia e dei disegni, sia per l'autore, uno dei maestri del fumetto francese: Étienne Davodeau.
Davodeau, classe 1965, famosissimo in Francia, ha scritto più di venti volumi, che hanno ricevuto molte tra le più alte onoreficenze in campo fumettistico. Proprio il volume in esame è stato premiato con il Premio BD OECUMéNIQUE e con il Premio FRANCE INFO per il fumetto d'attualità e di reportage. L'autore ha un sito web personale molto carino, che si trova all'indirizzo www.etiennedavodeau.com.
Ma di cosa parla Un uomo è morto? È presto detto. Si tratta di un reportage documentaristico sulla ricostruzione della città di Brest negli anni Cinquanta, città francese rasa al suolo durante Seconda guerra mondiale. Durante uno sciopero generale, che viene bloccato con le armi, viene ucciso un giovane operaio, Edouard Mazè. Questi eventi richiamarono l'attenzione di un cineasta dal nome René Vautier, che filmò la città nel suo lutto. L'unica copia della pellicola, andata perduta, rimane impressa nella memoria di chi la vide, ma riprende ora vita nelle pagine di questo fantastico reportage, che crea un incredibile pathos con il lettore, ricreando le sensazioni del tempo.
L'importanza e l'impronta autoriale in questo volume sono visibili nella ricerca minuziosa, nelle tavole e nelle frasi che denotano un'intensa vocazione all'atto comunicativo, per ricordare, conservare e tramandare ai posteri una tragedia altrimenti lasciata cadere nel dimenticatoio.
I volumi di Étienne Davodeau sono pubblicati nel nostro paese esclusivamente dalla Q Press, che si fregia di poter pubblicare un autore di peso, considerando sia il lato stilistico e artistico, che l'altissimo livello qualitativo delle storie.
Sempre dello stesso autore, la Q Press ha in catalogo i volumi Rurale! Cronaca di una collisione politica, premiato al festival di Angoulême con il premio per la miglior sceneggiatura e con il Prix Tournesol, La brutta gente, premiata anch'essa per la miglior sceneggiatura al festival di Angoulême e che inoltre ha ottenuto il GRAND PRIX de la CRITIQUE, assegnato annualmente dall'ACBD (l'Associazione dei Critici e giornalisti di Bande Dessinée) e il premio FRANCE INFO per il fumetto di attualità e di reportage.
Q Press porta nella nostra penisola anche il volume Quelli che ti vogliono bene. Insomma, se amate il reportage e il documentario e soprattutto se avete voglia di addentrarvi nel mondo incredibile di questo artista superlativo, sapete cosa acquistare. S. Balbo, Onde quadre
http://www.ondequadre.polito.it/magazine_articolo.php?id_articolo=1213
Q Press, quando i fumetti raccontano la storia
Joe Sacco ci ha insegnato che si può fare giornalismo con i fumetti. Con i suoi reportage dai luoghi caldi del pianeta ha dato fama e lustro al graphic journalism, genere che in Francia gode da anni di ottima salute con un autore che più degli altri si segna per la raffinatezza della sceneggiatura e l'accuratezza delle storie, Étienne Davodeau. In occasione del Torino Comics chiusosi domenica scorsa la casa editrice torinese Q Press, che da alcuni anni ne traduce l'opera, ha dato alle stampe Un uomo è morto che narra le vicende della morte di un operaio durante una manifestazione a Brest, nel 1950, e il successivo documentario di un giovane regista che riesce ad appianare il conflitto in atto fra proletari e padroni. "Davodeau è un grande talento del fumetto d'Oltralpe - spiega l'editore Giuseppe Peruzzo. Si è imposto per ben due volte come miglior sceneggiatore al Festival di Angouleme (che sta al fumetto europeo come gli Oscar stanno al cinema, ndr) con due titoli come Rurale e La brutta gente che appartengono al nostro catalogo. Racconta storie del mondo operaio e agrario con un'attenta documentazione e un grande talento di scrittura". Confermiamo: Un uomo è morto commuove e incuriosisce e, una volta finito, lascia nella mente la stessa impronta di un bel film.
Ma la Q Press ama sperimentare. Il suo editore si è laureato in Scienze e arti della stampa al Politecnico di Torino con una tesi sulle riviste di fumetti d'autore che è poi diventata Persone di nuvola, primo libro della sua casa editrice nel 2003. I titoli in catalogo sono 23, tutti fumetti di qualità, per la maggior parte francesi. Peruzzo è anche autore di Anser e Atrox, inoltre pubblica Q International, la prima rivista di fumetti senza parole, e ha lanciato una collana dal titolo Hic sunt leones che sperimenta nuove strade del fumetto con contaminazioni con altri linguaggi e un approccio artistico nel quale ogni copia viene personalizzata: un fumetto è stato stampato su un quaderno di scuola, un'altra storia dal titolo Ferrovia secondaria nasce su strisce nelle quali i pensieri dei due protagonisti vengono posti ai due lati dei binari. Un doppio monologo interiore che sarebbe piaciuto a Joyce e Schnitzler. Ostico? Certo. Come richiede l'arte quando deve portarci oltre i nostri limiti.
D. Mazzocco, Quotidiano Piemontese, 12 aprile 2011
http://www.quotidianopiemontese.it/2011/04/12/qpress-quando-i-fumetti-raccontano-la-storia/
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