Rassegna stampa
Per motivi di spazio le rassegne stampa dei volumi delle collane Oltrenero, PAMphlet e Biblioteca di Cultura Fumettistica sono nelle rispettive pagine del sito.
L. Cantarelli, Annuario Fumo di China 2012
Intervista radiofonica a Giuseppe Peruzzo sui dieci anni della casa editrice Q Press: http://www.sonocoseserie.it/puntate/intervista-con-q-press-torino-comics-2013/ Sono cose serie, maggio 2013.
PICCOLE TIRATURE DI OPERE PREZIOSE
"Patinata senza legno, resistente all'invecchiamento, di grammatura 170 g/m2 per gli interni e 300 g/m2 per la copertina" è la dichiarazione di qualità della carta utilizzata per il volume Quelli che ti vogliono bene di Étienne Davodeau, sotto le specifiche della Casa Editrice Q Press. È già un manifesto non dichiarato con cui lo studioso del fumetto Giuseppe Peruzzo (Persone di nuvola - Le riviste di fumetti d'autore) delinea le sue intenzioni di editore. Ecologico per l'ambiente e per la mente, realizzato non allo scopo di un consumo veloce fine a se stesso ma stampato per durare nel tempo, preciso nella scelta e nella fabbricazione: ogni volume pubblicato finora dalla giovanissima casa mantiene alto lo standard di qualità nel panorama dei fumetti pubblicati in Italia. Piccole tirature di opere preziose compongono il catalogo Q Press (www.qpress.info) che permette anche ai lettori di casa nostra di apprezzare il lavoro di autori interessanti premiati e letti oltralpe. I due volumi di Davodeau ne sono esempio evidente: Ceux qui t'aiment ad esempio aspettava da quattro anni per avere una versione in lingua italiana e finalmente arriva con tempismo perfetto. Quelli che ti vogliono bene è infatti una storia collocata nell'ambiente calcistico e mette in luce soprattutto le storture e i cortocircuiti che avvengono fra il suo aspetto spettacolare e affaristico e la vita "normale" della gente comune. Da un inspiegabile autogol volontariamente commesso da un portiere famigerato a un pericoloso e surreale sequestro di persona dettato da avidità e megalomania il passo è incredibilmente breve. Davodeau, con efficacia di segno e di montaggio e allenato alla ricostruzione realistica di ambienti e personaggi (come in Rurale!), conferisce alla narrazione avvolgente credibilità tale per cui difficilmente si potrà tifare di nuovo per la squadra del cuore con superficialità.
Da oltralpe arriva anche la prossima novità della Q Press, Per davvero, di Thierry Jonquet & Jean-Cristophe Chauzy che presenta una vicenda di bullismo multietnico di banlieue. Entrato nella cinquina per il miglior libro dell'anno al festival di Angoulême, con uno stile grafico realistico ma anche morbido che può ricordare Eisner, ci introduce nel racconto di Kevin e della sua vita in un vecchio quartiere della periferia parigina. Madre assente, scuola inadeguata, le differenze di classe in un tessuto sociale sfilacciato dove la piccola delinquenza di gruppo può sembrare un'alternativa sono gli ingredienti di questa storia sociale critica. Jonquet (1954), ex insegnante di sostegno, ha pubblicato oltre venti libri come scrittore: Moloch, Cercatori d'oro, Il morso del ragno e Mygale da cui Pedro Almodovar sta traendo il suo prossimo film. Con Chauzy ha realizzato quattro volumi a fumetti, di cui Per davvero è il secondo.
Unico italiano per ora a essere pubblicato è Sebastiano Vilella, discreto autore pugliese di cui si era perso traccia, complice senz'altro la crisi dell'editoria nazionale. Di lui viene riproposto Italo Grimaldi - Un commissario tra le due guerre che mette in scena con voluttuosa eleganza visiva il noir ai tempi del fascismo italico. Due storie, due donne morte, un bravissimo poliziotto che non può andare a fondo nelle sue indagini per non indebolire l'immagine di regime. Sottaciuta e repressa, la critica sociale implicita (e il dubbio di quanto di quel fascismo perduri) permea amaramente le tavole grigie disegnate con sensualità e stile. Un altro commissario, per ambientazione e corporatura, è protagonista de Il mangione di Benacquista e Ferrandez che intreccia con sapienza investigazione e obesità.
T. Martinelli, Alias, 31 marzo 2007
Cliccate sul titolo per leggere (o scaricare in pdf) l'intervista sulla casa editrice realizzata dalla rivista Slowfood.
N. Ferrero, Slowfood, dicembre 2007
http://editore.slowfood.it/editore/riviste/slowfood/IT/31/rubriche/Slowfood31_006.pdf
La belva, la carne, l'abbraccio
La belva, la carne, l'abbraccio è un saggio di Giuseppe Peruzzo sull'eros nei romanzi di Cesare Pavese (Q Press, pp. 94, euro 9,90, www.qpress.info). Un viaggio attraverso le figure femminili dello scrittore di Santo Stefano Belbo, da Clelia (La spiaggia) a Cate, Elvira, Anna Maria (La casa in collina), a Clelia, Momina, Rosetta (Tra donne sole).
La Stampa - Tuttolibri, 3 giugno 2006.
Q International
Senza parole.
L'editore Q Press lancia in questi mesi Q International, una rivista di fumetti da tutto il mondo, di ogni genere e stile, legati da una sola caratteristica: niente "nuvolette" di dialogo e niente didascalie. Sono brevi storie umoristiche, tragiche o liriche, che arrivano da Brasile, Canada, Portogallo, etc, e dimostrano che l'arte del disegno sequenziale funziona anche così.
G. Raffaelli, Gulliver
Interessante e curiosa perché riporta in auge l'ultrasecolare tradizione della pantomima, cioè del racconto costruito solo con immagini in sequenza senza il supporto della parola. Questo tipo di racconto visivo spinge a interrogarsi sulla natura del fumetto: narrazione per immagini con o senza il testo scritto?
G. C. Cuccolini, Fumo di China
Q International, niente parole, tutto fumetto [...] "Ogni numero ha un tema portante - nel primo, ad esempio, protagonista è la terra - per quanto riguarda le storie a fumetti senza parole, tutte appositamente realizzate per noi", spiega Peruzzo, che sul genere ha scritto il libro Persone di nuvola. "Il resto della rivista è riservato ad articoli che raccontano il fumetto senza parole da tre angolazioni: il passato remoto, con esempi di tavole realizzate prima dell'apparizione dei fumetti "parlati"; una serie o un romanzo per immagini; le ultime tendenze attraverso recensioni dei volumi più recenti". Tra gli autori coinvolti: Costantini, Matteo Alemanno, Ribichini, Lapone, Cossi e Lupo.
Prima Comunicazione
"Rivista di narrativa per immagini", recita il sottotitolo. E il contenuto mantiene la promessa: perché Q International delle torinesi edizioni Q Press non è soltanto un'antologia di storie senza parole. La "letteratura disegnata", d'altro canto, ha spesso dato prova di come possa sussistere anche senza il sostegno del testo: la sequenzialità delle vignette, che è la vera essenza del fumetto, sopravvive anche alla totale assenza di un testo scritto: soggetto e sceneggiatura sono in grado di raccontare con la sola forza dei disegni. Con una forza in più, l'assenza della lingua rende inutili le traduzioni e consente alla storia di essere immediatamente ed evidentemente transnazionale e universale.
I racconti del primo numero, scrive il direttore Giuseppe Peruzzo, "costituiscono un progetto solidamente costruito intorno a un tema, quello della terra, visto in più aspetti da autori già noti non solo in Italia (Costantini, Lapone, Matteo Alemanno, Ribichini) e da nuovi talenti di sicuro avvenire (...)". Attenzione, però: Peruzzo scrive tutto questo nella presentazione della rivista approntata per il Festival di Angoulême e non sul giornale. Perché il giornale, e qui sta la provocazione, è totalmente privo di testo. Tutto, ma proprio tutto, è costruito soltanto sulle immagini. Comprese le recensioni.
G. Tiberga, La Stampa www.lastampa.it/_WEB/_RUBRICHE/fumetti
9e Art avait exprimé naguère, à travers deux longs articles, son intérêt pour la bande dessinée muette (...). Nous nous devions donc de porter à la connaissance de nos lecteurs le lancement d'une revue entièrement consacrée aux BD sans paroles.
T. Groensteen, 9ème Art
(...) esperimento coraggioso in un magro panorama italiano. Che osa persino, con stile, recensire senza parole, e fa venir voglia di farlo anche a noi...
L. Scarpa, Scuola di fumetto
Dedicato a tutti coloro che sfogliando la "Settimana enigmistica" impazzivano per le barzellette "senza parole". A coloro che pensano che ci siano troppe persone che parlano troppo, magari senza avere niente da dire. E a coloro per i quali nel fumetto il disegno è più importante della sceneggiatura. Si chiama Q International, è nata da poco ed è la prima rivista al mondo senza, appunto, parole. C. Paglieri, Il Secolo XIX
www.ilsecoloxix.it/Secolo_rubrica.asp?idnotizia=180001&idcategoria=688
Persone di nuvola
Il libro di Peruzzo è uno strumento preziosissimo e unico in cui vengono analizzate e catalogate tutte le riviste di fumetti uscite in Italia a partire dai primi anni Sessanta. Analisi puntuale e approfondita che prende in esame gli aspetti editoriali, tecnici e grafici delle pubblicazioni ma che entra anche nei contenuti, così da diventare una vera e propria storia delle riviste italiane. R. Pallavicini, L'Unità
Con quest'opera l'autore ha scritto, con passione e pregevole sensibilità critica, una storia editoriale (ricca anche di puntuali considerazioni sociali ed estetiche) delle riviste di fumetti italiane che, in buona parte, è anche una storia del fumetto. Oltre al testo, le appendici sui comic book e sui manga, le schede su oltre 140 riviste, le interviste ad alcuni direttori, la cronologia e gli indici, per non parlare del rigore scientifico che impronta tutta la ricerca, fanno di quest'opera un puntuale ed insostituibile strumento per esplorare la storia di 40 anni di fumetto nel nostro paese.
G.C. Cuccolini, Fumo di China
Il volume, dietro il suggestivo titolo Persone di nuvola, ricostruisce, con un ricco apparato informativo, la storia complessa e affascinante delle riviste di fumetti "d'autore", sulle cui pagine, accanto a opere firmate dai più prestigiosi cartoonist mondiali, comparivano anche articoli, racconti e recensioni. Qui, il giornalista Giuseppe Peruzzo passa dunque in rassegna tutte le pubblicazioni-contenitore uscite in Italia dal 1965, l'anno che vide la nascita di Linus, sino ai giorni nostri, citando i capisaldi "storici" (Sgt. Kirk, Eureka, Il Mago, Orient Express, Pilot, Comic Art, L'Eternauta), ma anche gli esperimenti più recenti, quali Tic, Nova Express, Ken Parker Magazine, Torpedo, Cyborg... Insomma, come scrive il professor Faeti nell'introduzione, "questa è anche una storia di uno strumento di comunicazione, raccontata nella sua pienezza di motivi, con le oscillazioni del gusto, le avventure sfortunate, gli esiti incerti, i trionfi, le cadute".
S. Bonelli, Tex Tre Stelle
È un lavoro ben curato, ben documentato e fatto con quella passione senza la quale non si affrontano certi argomenti; è un "must" per chi ama la storia del fumetto. M. Bunker, Alan Ford
Molto interessante e documentato C. Paglieri, Il Secolo XIX
Estremamente interessante
G. Goria, Anonima Fumetti News
Un libro che diventa una vera e propria "bibbia" per gli addetti al settore. Indubbiamente strumento prezioso, puntale e dettagliato oltre ogni migliore desiderio. Ma non solo strumento e lettura per chi si nutre di fumetto, ma anche per tutti coloro che sono interessati a una parte significativa della storia dell'editoria italiana.
(...) Una vera fonte di aneddoti e di curiosità. La lettura è sempre scorrevole ed efficace. L'impostazione stessa del libro infatti è strutturata per essere sempre coinvolgente.
Inoltre Peruzzo conclude il libro con delle appendici che hanno veramente dell'impressionante: cronologia dell'uscita delle riviste in edicola, le loro schede etc. Questo dovrebbe essere una sorta di guida per chi nel mondo dell'editoria vuole scrivere libri. Bisogna essere sempre profondamente rigorosi perché un testo abbia una sua vita propria. Ed inoltre Peruzzo inserisce delle interviste ai protagonisti di queste differenti avventure editoriali che sono delle vere e proprie perle giornalistiche (...).
S. Nazzaro, Clorofilla
www.clorofilla.it/articolo.asp?articolo=3432
Bello che ci sia un libro così. Nato da una passione sicuramente straordinaria e da una voglia di catalogare, archiviare, ricordare che un giorno sarà utile anche agli altri. È la storia commentata, arricchita di dati e informazioni, delle riviste italiane. Importante per noi lettori che abbiamo vissuto in contemporanea buona parte delle riviste italiane: da Linus a Eureka, passando per l'Eternauta e Comic Art e Corto Maltese. Ma anche per quei lettori che erano troppo giovani, o distratti, o pensano che il fumetto sia nato come pocket manga o comic-book americano. Giuseppe Peruzzo, l'autore, ci ha messo dentro tutta la sua passione. Non siate da meno. Per capire meglio quello che leggete oggi.
F. Licari, Fumo di China
Un libro che serve a ripercorrere un'epoca, per chi l'ha vissuta; a scoprire l'esistenza di tanti tesori nascosti per chi non si è mai avvicinato alle riviste. Tanti altri sono i motivi di interesse che dovrebbero spingere all'acquisto di questo libro, non ultimo il suo tentativo di storicizzazione di un periodo finora trattato solo come attualità, perché troppo recente.
L. Brunori, Cronaca di Topolinia e Lo Spazio Bianco
www.lospaziobianco.it/articolo.php?chiave=292
(...) rilegge quest'ultimo quarantennio attraverso le decine di riviste che si sono susseguite sugli scaffali del fumetto d'autore (...). Un'operazione insieme archivistica e culturale. Perché Peruzzo, come molti studiosi del fumetto, non perde il gusto collezionistico della catalogazione, accumulando tabelle, schede e appendici. Ma non si ferma agli elenchi più o meno sterili (...). G. Tiberga, La Stampa www.lastampa.it/_WEB/_RUBRICHE/fumetti/archivio/fumetti030825.asp
Hic Sunt Leones
Sperimentazione pura, che porta i confini del fumetto al di là dei confini dell'arte sequenziale teorizzata da Eisner. È il tentativo (coraggioso) della Q Press di Giuseppe Peruzzo, che manda in libreria una nuova collana bimestrale di "fumetti di ricerca, come in Italia effettivamente non ne esistono - spiega l'editore - . Il formato cambia già in queste prime uscite, ed è una regola della collana quella di adeguare il formato a quello ottimale per la storia presentata, e non viceversa come accade di solito".
La prima uscita, Ferrovia Secondaria di Dante Diamante (24 pagine, 10,5 x 15 centimetri, 2,90 euro) usa la stessa serie di immagini per raccontare contemporaneamente, attraverso differenti didascalie, due storie diverse.
La seconda, Davanti alla Legge dello stesso Peruzzo (16 pagine, 10,5 x 30 centimetri, 2,90 euro), riscrive "in una sequenza inchiodante, cupa, difficilmente dimenticabile" uno dei più celebri racconti di Franz Kafka. Anche qui, le definizioni classiche della letteratura disegnata calzano strette al lavoro di Peruzzo, un ibrido che fonde ed abbraccia fumetto, grafica e prosa illustrata.
Il titolo della collana, Hic Sunt Leones non è casuale: "Qui sono i leoni, avvertivano le antiche carte geografiche per indicare le terre inesplorate", spiega Peruzzo, che ha presentato la serie ad Angoulême, affiancando all'edizione italiana le versioni in inglese e in francese. Una scommessa da seguire.
G. Tiberga, La Stampa
www.lastampa.it/_WEB/_RUBRICHE/fumetti/segnalibro.asp
L'aventure permanente signé Ibn Al Rabin, édité chez Q Press, dans la collection Hic sunt leones.
Le plus grand théoricien des grands ensembles que le monde de la bande dessinée ait connu est donc de retour avec un drôle de bouquin qui, une fois de plus, donnera joie et satisfaction aux amateurs du bonhomme. Extirpant du manuel du parfait aventurier les plus gros clichés inhérents au genre "aventure", Ibn Al Rabin les triture comme le forcené qu'il est pour pondre une sorte de parodie totale, poussant le truc jusqu'à un point rarement atteint.
On est davantage dans l'humour délocalisé de Cot cot que dans la vraie fausse-poésie de Le monde change trop vite, tout en restant bien évidemment dans l'univers si personnel de cet espèce d'helvète un peu bargeot quand même. Le format est marrant, l'objet pas terrible (une espèce de sur-couverture plastique transparente, un peu comme pour une thèse ou un rapport de stage), mais l'histoire vaut largement la peine que cela sera à trouver ce bouquin.
June, June.blogspot
june-june.blogspot.com/2006_05_01_archive.html
Ex Abrupto
Né nuvolette né didascalie nel bellissimo Ex Abrupto.
Un fumetto senza parole. Che lascia senza parole. Non che sia una novità, certo. Anche il superlativo Gon del giapponese Masashi Tanaka, tanto per fare un esempio, non presenta né dialoghi né didascalie. Ma questo fumetto di Manu Larcenet, che vede protagonisti animali antropomorfi in un mondo industriale denso di fumo e di conflitti, ha qualcosa di assolutamente particolare. Per spiegare cosa abbia di straordinario, vi chiedo se abbiate mai visto gli schizzi a matita dei grandi disegnatori: bellissimi perché sporchi, vitali, imperfetti, segnati dall'emozione dell'invenzione creativa. Per la pubblicazione questi segni vengono poi puliti, ordinati, messi a puntino nella fase dell'inchiostrazione. In queste pagine invece no. Larcenet, grande autore quasi sconosciuto al pubblico italiano (Le combat ordinaire, premiato al festival d'autore di Angoulême, è una meraviglia) disegna subito a china inventando sul momento, lasciando sul terreno tutte le meraviglie di un tratto meravigliosamente sporco e immediato, appassionante ed emozionante.
L. Raffaelli, Repubblica XL
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L. Fassina, Noir
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