oltrenero

Thierry Jonquet & Jean-Christophe Chauzy: Per davvero - D.R.U.

D.R.U. - Direzione Risorse Umane

Il nuovo noir degli eccezionali autori di Per davvero.
Il potere gioca, e stritola, sempre.
"Da una parte la forza, il numero, tre contro uno! Un poveraccio appena uscito di galera! Su chi scommette, Ranoult...? Su, lo dica! Chi vincerà?".
In una stazione di provincia, due "quadri" specializzati in risorse umane, tre persone "normali", normalmente pronte alla violenza, e una giovane coppia. Il treno arriva, in ritardo e malfunzionante. La tensione cresce.
Una scommessa, e un'unica possibilità di salvezza. Provvisoria...
Una graphic novel attualissima, esaltata dal segno toccante e feroce di Chauzy, che affronta -come solo i migliori noir sanno fare- temi come la violenza sulle donne e la mercificazione della vita umana.



Thierry Jonquet ha seguito studi di filosofia, quindi ha lavorato fra l'altro in un centro geriatrico e come insegnante di sostegno. Si è poi dedicato esclusivamente alla scrittura, pubblicando oltre venti libri e diventando un esponente di massimo rilievo del polar sociale. Fra i suoi volumi tradotti in italiano sono Moloch, Cercatori d'oro, Il morso del ragno. Da Mygale Pedro Almodovar ha tratto il suo ultimo film, protagonista Antonio Banderas.

Jean-Christophe Chauzy inizia a pubblicare i suoi libri a fumetti già nel 1988 con Futuropolis. Nel 1995 si mette in scena in maniera caustica e lucida in Parano, e con Béton armé (Cemento armato) affina le sue capacità di narrare il reale con partecipazione, ironia e nessuno sconto.
Dell'eccezionale coppia Jonquet & Chauzy abbiamo già pubblicato il ben difficilmente dimenticabile Per davvero.

D.R.U. - Direzione Risorse Umane
di Thierry Jonquet & Jean-Christophe Chauzy
56 pagine in carta patinata opaca 150 g/m2
Copertina 300 g/m2, plastificata opaca
17x24 cm
Brossurato, rilegato a filo refe
11,90 euro
ISBN 978-88-95374-10-9

Dopo la rassegna stampa potete leggere le prime tavole del volume.


Rassegna stampa

L. Cantarelli, Fumo di China

UN NOIR DALLA SCENEGGIATURA DI FERRO!
Ennesima interessante proposta della piccola etichetta indipendente Q Press, che ripropone nella sua collana oltrenero un'opera francese del duo Jonquet & Chauzy già autori di Per davvero, qui alle prese con un'altra storia dura e cupa dove non ci sono lungaggini, tempi morti o sbavature e di contro personaggi ottimamente caratterizzati.
(...) Una storia semplice ma cruda, con personaggi tratteggiati benissimo nella loro doppiezza, i disegni "sporchi" di Chauzy poi offrono una rappresentazione dell'atmosfera malata che si respira per tutta la vicenda veramente azzeccata (...).
Ottima la confezione della Q Press, sia come adattamento e traduzione che come stampa, per la quale utilizza oltretutto una carta patinata priva di lignina che resiste all'invecchiamento (...).
A. "Tetsuyatsurugi" Marchino, Mangaforever.com

D.R.U. Direzione Risorse Umane: in viaggio sulla freccia noir
Sono oramai diversi anni che si sente parlare dei (o delle, la questione è dibattuta) graphic novel, anche se spesso non si capisce bene dove stiano i confini di questa tipologia di fumetto. Con il medesimo termine, infatti, sono indicati indifferentemente sia semplici raccolte in volume di sequenze di albi, sia opere che nascono con l'ambizione di avvicinarsi ai romanzi tradizionali per complessità di intreccio e profondità di contenuti. Spesso capita anche che certa critica riconosca l'onore di romanzo grafico soltanto a quelle opere che trattano argomenti generalmente considerati alti, come la Storia con la S maiuscola, la critica socio-politica contemporanea o (auto)biografie più o meno sofferte; non importa se alcune di queste opere risultano involute ed elementari dal punto di vista della sintassi fumettistica, quello che conta è che raccontino temi inusuali per le strisce e lontani dai generi più classici.
Volumi come D.R.U., uscito in Francia nel 2004 per Casterman, rappresentano quindi dei piacevoli diversivi a questo trend, in quanto facilmente identificabili in un genere preciso senza particolari pretese intellettuali o smanie di originalità: il noir, frequentato innumerevoli volte anche da scrittori e da registi, sebbene raramente con la medesima efficacia nelle pagine disegnate. La storia scritta da Thierry Jonquet (1954-2009, autore di oltre 20 romanzi) è impostata in maniera semplice e diretta, i personaggi sono delineati chiaramente e la trama, per quanto abbastanza prevedibile, risulta comunque avvincente e invita il lettore a proseguire rapidamente verso la conclusione.
Un treno per Parigi in ritardo e semideserto, la notte, un balordo uscito di galera e la sua vistosa compagna, tre amici su di giri in viaggio per un matrimonio e due colletti bianchi che lavorano come tagliatori di teste nelle grandi aziende: questi gli ingredienti della sceneggiatura, che mantiene quasi subito le promesse di tensione, violenza claustrofobica e impossibilità di salvezza già evidenti dalle prime vignette.
Il segno di Jean-Christophe Chauzy (classe 1963, attivo dal 1988), si rifà alla tradizione del suo paese, sebbene ogni tanto facciano capolino elementi più fortemente espressivi che ricordano un po' Jose Munoz. Il suo tratto risulta estremamente leggibile, soprattutto nei volti dei protagonisti, delineati con abilità e forza, che spiccano in un contesto sporcato dal buio e dalle ombre, quasi come se gli ambienti fossero oscurati dal fumo di una vecchia locomotiva. Non si evidenziano soluzioni grafiche particolari o tavole costruite in modo bizzarro, e tutta via il ritmo delle vignette segue perfettamente quello della sceneggiatura, restituendone al meglio le atmosfere chiuse e angoscianti. (...)
A. Bilotta, Lo spazio bianco .it